Mantova Turismo

Mantova è una delle più importanti città d'arte della Lombardia, circondata su tre lati dal Mincio. Qui nacque Virgilio che ne attribuì le origini agli Etruschi.
Durante il medioevo venne concessa in feudo ai Canossa con i quali conobbe il primo sviluppo urbanistico ed economico. Ma fu con i Gonzaga, che si insediarono a Mantova a partire dalla prima metà del 1400, che la città venne investita da una forte corrente artistica e culturale. Qui operarono importanti artisti tra cui Pisanello, Brunelleschi, Fancelli, Laurana, Leon Battista Alberti che disegna la Basilica di S. Andrea, Mantegna (che affresca la straordinaria Camera degli Sposi), Giulio Romano (che lavora al Palazzo Te) e il Tintoretto. Vi soggiornano inoltre i letterati Vittorino da Feltre e il Poliziano.
I Gonzaga tennero Mantova fino al 1627 quando il loro ducato passò ai Gonzaga Nevers e poco dopo all'Austria.
La città di un tempo è ancora facilmente riconoscibile, parte delle prime case vennero costruite sugli isolotti lungo il fiume Mincio poi le acque vennero controllate e deviate fino a formare l'attuale lago diviso in tre parti.
E' doverosa una passeggiata tra le piazze e gli edifici del centro storico: piazza Sordello, piazza Broletto, piazza Erbe, i palazzi Bonacolsiani, la Torre della Gabbia, il Palazzo del Podestà , il Palazzo della Ragione, la matildica Rotonda di S. Lorenzo e la famosissima Basilica di S. Andrea, capolavoro di Leon Battista Alberti. Poco distante, il teatro Scientifico del Bibiena.

Palazzo Ducale e Castello di S. Giorgio
La visita offre una grande raccolta di opere della reggia dei Gonzaga, con i capolavori del Pisanello, di Rubens, di Giulio Romano e del Fetti oltre alla suggestiva Camera Picta (più conosciuta come Camera degli Sposi) del Mantegna.
Orari: 9/13 e 14,30/17,30. Chiuso il lunedì .


Palazzo TE
La villa suburbana di Federico II Gonzaga una delle opere maggiori di Giulio Romano, l'allievo più illustre di Raffaello.
Tra le sale più celebri la Sala dei Giganti, la Sala di Amore e Psiche, la Sala dei cavalli.
Al secondo piano del Palazzo sono invece conservate le collezioni cittadine: Egizia, Mesopotamica, pesi e misure Gonzaghesche, opere dello Zandomeneghi e dello Spadini donate da A. Mondatori.
Orari di Palazzo Te : 9/18 - chiuso il lunedì mattina fino alle 13.00.
Basilica di S. Andrea, disegnata da Leon Battista Alberti, ma realizzata solo dopo la sua morte, è uno dei più affascinanti edifici religiosi del Rinascimento, ricca di opere di pregio di grandi maestri come il Mantegna,, che qui ha il suo sepolcro, Corregio e Giulio Romano, oltre ad un importante ciclo di affreschi del XVI e XVIII sec.

Rotonda di S. Lorenzo, chiesa romanica a pianta circolare.
Di fronte alla chiesa vi è la Torre dell'Orologio del 1473 e, vicino a questa il Palazzo della Ragione iniziato nel 1250, sede dei Gonzaga.


Il Duomo
Il Duomo, costruito probabilmente intorno al V sec. inglobando strutture precedenti. Sottoposto a numerose modifiche, conserva l'interno rifatto su disegno di Giulio Romano, e numerose opere d'arte tra cui il sarcofago figurato del IV sec,. il fianco destro dei Delle Mesagne XV sec., il ciclo di affreschi manieristi, la cappella del SS Sacramento e numerose tele. La cattedrale conserva anche il corpo incorrotto di S. Anselmo, patrono di Mantova. Il ricchissimo tesoro della cattedrale è oggi conservato nel Museo Diocesano "Francesco Gonzaga" di Mantova che oltre a preziosi oggetti d'arte sacra, offre una panoramica di tele del Bazzani e di armature originali del XV secolo

Di grande interesse il Teatro scientifico, eretto dal Bibiena nel 1769. Oltre a quelli già elencati, vi sono altri palazzi degni di menzione: tra questi le abitazioni di Andrea Mantegna (ora Museo dedicato al pittore) e la casa di Giulio Romano

Palazzo D'Arco (1700) che custodisce al suo interno la sala cinquecentesca dello Zodiaco attribuita al Falconetto.
Ricordiamo inoltre il piccolo ma ricco Museo Archeologico a pochi km dalla città , il Santuario della Madonna delle Grazie che situato a ridosso dei canneti del Mincio si adorna di un'impalcata del '500 impreziosita da ex voto unici nel loro genere.